COME CAPIRE SE HAI PERSO IL CONTROLLO - Erika Graci
Psicologa evolutiva e psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Erika Graci, Psicoterapeuta, Roma, psicoterapia cognitivo comportamentale, psicologa infantile, terapia di coppia, panico, lutto
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COME CAPIRE SE HAI PERSO IL CONTROLLO

COME CAPIRE SE HAI PERSO IL CONTROLLO

Molte persone vivono con il terrore di poter perdere il controllo. Per questo vivono in funzione del bisogno di stare sempre super concentrati su tutto, fino allo sfinimento psicologico.

Tante altre, invece, non si rendono conto di aver perso il controllo di se stessi e perseverano diabolicamente nell’assunzione di comportamenti che auto alimentano il bisogno di ignorarsi, sfuggire da se stessi, non ascoltarsi, non vedersi e non sentirsi.

Ma perchè questo succede?

Ebbene, per conoscere la risposta bisogna certamente avere una conoscenza approfondita del soggetto interessato, dalla sua storia alla sua condizione attuale.

Quel che possiamo avere a portata di mano è il segnale che qualcosa nell’individuo non sta funzionando ovvero la prova che una delle sue aree funzionali è significativamente compromessa.

Di seguito qualche indicatore utile anche a un occhio non clinico:

Ciò vuol dire che posso mangiare tanti gelati finchè non comincio a soffrire di mal di pancia dovuti all’abuso.

Ciò vuol dire che posso oberarmi di lavoro fino a quando questo non crea diaspore familiari.

Ciò vuol dire che posso allenarmi finchè non divento drogato di palestra.

Ciò vuol dire che posso giocare con i video games fino a quando le immagini dello schermo non diventano una compagnia che si riproduce nella mia mente mentre sto facendo altro.

Ciò vuol dire che posso fare l’amore tutte le volte che ne ho voglia, finchè il partner non solleva una mancata condivisione del desiderio.

Ciò vuol dire che posso avere cura dei miei capelli, finchè non rinuncio agli amici perchè la messa in piega non è venuta come la desideravo.

Ciò vuol dire che posso andare in giro sempre in compagnia, fatto salvo se evito le esperienze che solitamente si vivono da soli (es. andare in bagno).

Ciò vuol dire che posso divorare biblioteche intere di libri, se questo non compromette la qualità della mia vita sociale.